Un omaggio alle donne

di | Marzo 7, 2024

Sono tante le donne donne dimenticate, sono tante quelle che hanno prestato il loro contributo alle scienze, alla politica, alla società in generale. Verranno elencati pochi nomi, alcuni molto conosciuti, altri meno ma pescati da alcuni testi storici e scientifici. Verranno elencati i nomi per ordine cronologico seguiti una brevissima descrizione.

Ipazia: matematica e astronoma, sapiente filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e comportamento. Visse intorno al 400 d.C ad Alessandria, assassinata da fanatici cristiani nel 415 d.C. Non si conosce molto di questa donna formidabile ma sono tante le notizie storiche sulle vicende politiche, religiose e sociali dell’epoca.

Marie Curie : eroina della scienza; ottenne due premi nobel con impegno e perseveranza. Nacque a Varsavia nel 1867; il suo vero nome era Marie Slodowska ma prese poi il cognome del marito. Curò la sua passione per la fisica quando l’istruzione era vietata alle donne. La sua tenacia e il suo amore per la scienza, furono fondamentali per conquistare i premi nobel. Il primo premio nobel fu vinto in fisica per gli studi sulla radioattività; il secondo, otto anni dopo, in chimica “in riconoscimento dei suoi servizi per l’avanzamento della chimica tramite la scoperta del radio e del polonio, per l’isolamento del radio e lo studio della natura e dei composti di questo notevole elemento”.

Henrietta Leavitt: astronoma americana, nata nel 1868 a Lancaster; ricordata per i suoi importanti studi sulla posizione e luminosità delle stelle. Stabilì una relazione fra la luminosità delle Cefeidi e il ritmo delle loro pulsazioni. Iniziò a lavorare nel 1893 presso l’Osservatorio di Harvard con le mansioni di calcolatore manuale a basso costo. In tale periodo una malattia la rese progressivamente sorda.

Amelia Earhart: pioniera dell’aeronautica americana, nata il 1897 nel Kansas. Aviatrice che conquistò il mondo con e sue imprese quasi impossibili. Audace, inquieta e sicura di se.

Maria Montessori: donna che rivoluzionò per sempre il mondo dell’educazione. Nacque ad Alessandria nel 1870; intraprese gli studi medici in un periodo in cui le donne erano viste come l’angelo del focolare. Durante alcune visite negli ospedali, si rese conto delle misere condizioni in cui vivevano tanti bambini e ciò la convinse ad un cambiamento di rotta nei confronti dei minori e dalla loro istruzione.

Hedy Lamarr: famosa attrice degli anni ’30 ed inventrice autodidatta di segnali elettrici; contribuì a creare il Wi Fi, sistema fondamentale per il GPS, il bluetooth e il Wi Fi in generale. Donna presto dimenticata nel campo tecnologico ma nota solo per la sua bellezza e per le sue doti di attrice.

Valentina Tereskova: prima donna dello spazio. Nata nel 1937 a Maslennikovo, fu lanciata a bordo della Vostok 6 il 16 giugno del 1963 compiendo 48 orbite attorno alla terra in 70,8 ore.

Le streghe della notte: gruppo di ragazze sovietiche che coprirono un ruolo di primo piano nella battaglia contro il terso Reich. Pilote di piccoli aerei fragili e duttili con i quali attaccavano di notte le postazioni tedesche.

Irena Sendler: donna coraggiosa, nata a Varsavia nel 1910, infermiera e assistente sociale polacca; mossa dal buon senso di giustizia, divenne un’eroina dell’olocausto salvando migliaia di bambini ebrei, circa 2500.

Leona Woods: fisico statunitense, nata a La Grange nel 1919, contribuì alla costruzione del primo reattore nucleare e della bomba atomica. All’età di 23 anni è stata la più giovane e unica donna membro della squadra del progetto Manhattan. Il ruolo di Woods fu determinante nella costruzione dei contatori geiger utilizzati per nelle analisi condotte durante la sperimentazione del reattore.

Dorothy Vaughan, Mary Jackson and Katherine Johnson: principali scienziate della NASA che negli anni ’40, armate di matite, regoli e addizionatrici, elaborarono i calcoli matematici che avrebbero permesso a razzi e agli astronauti di partire alla conquista dello spazio. Queste donne furono presto dimenticate perchè donne e per giunta, di colore.

Rita Levi Montalcini: straordinaria scienziata , premio nobel che affrontò con coraggio tante avversità. Nata a Torino nel 1909, di origine ebrea, costretta a scappare per le leggi razziali; si laureò in medicina a anche contro il volere del padre. Ottenne il premio nobel in medicina per la scoperta del fattore di crescita. Tra le sue famosi frasi:“Devo ringraziare Mussolini per avermi dichiarato di razza inferiore. Questo mi ha portato alla gioia di lavorare, non più purtroppo negli istituti universitari, ma in una camera da letto”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *